E’ stato finalmente firmato l’accordo fra Enel, Vodafone e Wind per la fibra: l’obiettivo è quello di portare internet ultra veloce in 224 città italiane, fra le quali troviamo Napoli, Firenze, Genova e Palermo come prime coinvolte. Il progetto porterà alla copertura di ben 7 milioni di case entro tre anni: per l’occasione è stata creata Enel Open Fiber, una società guidata da Tommaso Pompei che punterà alle zone A e B, ovvero le più popolate.
Questo progetto Enel ha un valore di ben 2,5 miliardi di Euro: la nuova società costituita, approfittando della sostituzione di oltre 30 milioni di contatori in tutta Italia, porterà nelle case la fibra ottica come operatore all’ingrosso. Enel Open Fiber infatti affitterà la propria rete agli operatori e non si esclude la possibilità di coinvolgerne altri oltre Wind e Vodafone. Concorrenti di questa nuova rete internet ultra veloce saranno gli operatori Tim e Fastweb che non hanno ancora aderito al progetto e hanno fatto investimenti per ampliare la propria rete. Questi andranno a scontrarsi proprio sulle due zone A e B, le più remunerative poiché sono le zone più abitate: la preoccupazione, secondo i sindacalisti, è che l’eventuale minor ritorno economico dell’azienda, causato dalla concorrenza con la nuova Enel Open Fiber, potrebbe portare al licenziamento di quasi 15 mila dipendenti, a causa di un conseguente esubero del personale. Dopo vari allarmi lanciati dai sindacati, è intervenuto “Vivendi”, azionista Telecom, che precisa che la società è intervenuta in Italia per investimenti a lungo termine, non per procedere ad una riduzione del personale. Fra gli altri concorrenti c’è anche Metroweb, una società italiana che ha iniziato anni fa un percorso simile a quello progettato da Enel: al momento le città interessate sono Milano, Bologna e Torino, attraverso accordi con Vodafone e Wind, ma il nuovo piano lanciato a Marzo prevede la copertura di altre dieci città entro il 2020.
Il progetto Enel Open Fiber è stato presentato dal presidente del consiglio Matteo Renzi, accompagnato dall’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace: “Il tema è banda larga ovunque”, dice il premier, sottolinenando che questo è una delle iniziative a cui il governo tiene di più. Per il capo del governo, ci sono anche fondi destinati alla copertura delle altre zone definite “a fallimento di mercato”, poiché meno popolate.